Un percorso che vede l'Arte e la Viticoltura avvicinarsi, sfiorarsi e confondersi, fino a divenire materia unica e viva: così nasce Opificio Gibellina.
Dall'incontro tra le Tenute Orestiadi e l'Accademia di Belle Arti di Brera prende forma il desidero di esprimere in etichetta quel che quotidianamente si respira tra le barriques, in cui il vino trova la sua forma più armonica e l'arte stravolge le emozioni, toccando le più intime corde dell'animo umano.
Opificio Gibellina vuole rappresentare, grazie al contributo di 5 artisti - Stefano Pizzi, Gaetano Grillo, Nicola Salvatore, Pietro Coletta, Enzo Esposito - l'essenza non solo di Tenute Orestiadi, ma della città stessa, che fin dalla sua nuova fondazione, ha fulcro fondamentale nell'arte, che quotidianamente affianca la produzione agricola volta a valorizzare le peculiarità del territorio.
Un vino rosso le cui uve sono coltivate proprio nella Valle del Belìce, in prossimità del Grande Cretto di Alberto Burri – Vecchia Gibellina, selezionate con cura e raccolte a mano.